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lunedì 10 dicembre 2012

Il matrimonio secondo la sposa


Un gioco di specchi: un matrimonio, tre punti di vista...la sposa, la mamma e le wp!
Abbiamo chiesto a una nostra sposa di raccontarsi...


Io e Angel ci siamo conosciuti in una giornata di caldo agosto calabrese e mai avremmo pensato che quell'incontro avrebbe cambiato radicalmente le nostre vite.
Lui, catalano di Barcellona, io, torinese in partenza per insegnare italiano alle Canarie, decidiamo di "provarci" nonostante i mille dubbi e paure e, dopo soli due mesi di vai e vieni tra Barcellona e Las Palmas de Gran Canaria, scopriamo la voglia reciproca di sposarci..decisione affrettata e azzardata? Forse, ma quello che è prevalso di più è stata la consapevolezza che non ci potesse essere nessuno al mondo migliore di lui. 
E vissero felici e contenti? Assolutamente no! A partire da quel momento, infatti, sono iniziati mille problemi e ostacoli a cui mai avremmo immaginato di dover affrontare (incompetenza del consolato, documenti persi, negazione de nullaosta religioso, ecc). Solo l'indispensabile aiuto di mamma Teresa, la sua grinta avvolta da un'infinita dolcezza e il suo immancabile sostegno quando tutto sembrava ormai perduto ha permesso di realizzare la nostra voglia di sposarci. 


E che dire di Anna e Claudia?I nostri angeli che ci hanno permesso di concretizzare tutte le nostre idee con eleganza e originalità e di superare il problema della distanza (noi a Barcellona, loro a Torino!) e il problema della eterogeneità degli invitati (saremmo riusciti a trovare un comune accordo tra i catalani e gli italiani, a soddisfare le esigenze e le aspettative di entrambi, a farli sentire tutti sullo stesso piano e non gli uni ospiti e gli altri padroni di casa?).

Ammetto che inizialmente avevo un po' di timore a non poter seguire da vicino l'organizzazione; io, super meticolosa, precisa e  organizzatrice fino all'asfissia, lasciavo fare tutto  a due persone che non conoscevo.
 
Soddisfatta? Di più. Non solo hanno fatto tutto ciò che desideravo, ma sono andate oltre, creando un ambiente, un'atmosfera e una scenografia unica (ad esempio, quella della torta che è rimasta impressa in tutti gli invitati e che è stata una sorpresa anche per me e Angel!).



Com'è stato quel giorno? Bello, meglio di come me l'aspettassi. Sono riuscita a viverlo con una serenità che non avrei mai creduto di avere quel giorno, anche perché Anna e Claudia erano lì, presenti e pronte per qualsiasi imprevisto e questo non poteva che darmi coraggio e sicurezza. 
E il tempo, il grande incubo di ogni sposa? Beh, ovviamente il 3 giugno è stato l'unico giorno di pioggia intensa, ma Claudia giorni prima mi aveva detto di non preoccuparmi perché le foto con la pioggia vengono meglio...e aveva ragione!

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