In principio fu la madre...a incontrarci. Avevamo il nostro stand alla fiera Idea Sposa, dove la signora Teresa era venuta un po' per caso, un po' per curiosità, convinta da sua sorella a passare un pomeriggio diverso. Claudia ed io ci siamo presentate a così tante persone da non avere più voce per parlare, ma della signora Teresa ci siamo ricordate quando, dopo circa due settimane, ci ha contattate per organizzare un incontro con la figlia. Un incontro "al buio", come spesso ci accade: in una fredda mattina di dicembre, praticamente le sole anime in strada, mentre il respiro cadeva a cubetti per terra, ci siamo riconosciuti - Sei Anna? - Sì, voi gli sposi?! - Da quel momento è stato tutto in discesa.
Avrete capito che Martina e Angel sono una coppia molto divertente: con loro il tempo vola davvero e quando te ne separi hai la netta sensazione di essere stato tra amici.
Il primo colloquio è scivolato via tra un pasticcino e una cioccolata calda: in tanto entusiasmo abbiamo tracciato le prime linee del progetto delle loro nozze. La chiesa c'era già mentre per la location c'era ancora il ballottaggio. Tre certezze: i colori caldi, l'esercito di amici e parenti di Barcellona e tanta voglia di stupire.
Il primo colloquio è scivolato via tra un pasticcino e una cioccolata calda: in tanto entusiasmo abbiamo tracciato le prime linee del progetto delle loro nozze. La chiesa c'era già mentre per la location c'era ancora il ballottaggio. Tre certezze: i colori caldi, l'esercito di amici e parenti di Barcellona e tanta voglia di stupire.
Le settimane passavano e gli scambi di mail con la Spagna si intensificavano. Credo fosse una domenica sera di febbraio quando Martina mi ha telefonato in lacrime: il prete della sua parrocchia non le concedeva il nullaosta a sposarsi dai Francescani del Lago d'Orta. Che dispiacere per questi due poveri sposi: alle difficoltà di ordine burocratico dovute alla diversa cittadinanza si sommava anche quest'impedimento. Apprendere che il matrimonio religioso era a rischio è stato davvero un brutto colpo anche per noi. Fortunatamente Martina e sua mamma non si sono date per vinte e con un po' di coraggio sono riuscite a far valere le loro ragioni.
Sistemate le cose davvero importanti, ci siamo dedicate ai dettagli: i colloqui con i fotografi, la decisione di prepapare dei kit per gli invitati, la scelta delle bomboniere per cui abbiamo previsto una confezione in scatola con gli speciali papillon di "copyright Glam Scenography". Teresa ha terminato all'uncinetto i 50 sacchettini per i confetti, un omaggio a Martina, per la quale la mamma secondo me ne avrebbe fatti anche 500! A noi il compito di valorizzarli come meritavano.
Il gran giorno si avvicinava: chiamavo mamma Teresa tutti i pomeriggi per monitorare la situazione. L'ansia cresceva e i nervi potevano cedere: è in quei momenti che ti rendi conto che una telefonata può dare tanto a una persona... Claudia ed io abbiamo cercato di fare sentire il nostro appoggio e speriamo di esserci riuscite.
Effettuato l'ordine dei fiori ci siamo preparate per la domenica di Martina e Angel. Orta era troppo lontana per gestire l'evento in giornata...anche e soprattutto perché la cerimonia avrebbe avuto luogo al mattino... Per questo avevamo prenotato una camera in un hotel poco distante da quello in cui avrebbero soggiornato sposi e invitati. Alla vigilia delle nozze, dopo aver finito di allestire la sala che il giorno dopo avrebbe ospitato il ricevimento, Claudia ed io ci siamo presentate in hotel quando già ci davano per disperse, una cena al volo e poi via, ancora al lavoro... Gli ultimi fiori li abbiamo preparati in camera per preservarne la freschezza fino a poche ore dalla cerimonia: è stato faticoso come sempre, ma ci siamo divertite tantissimo... per un attimo, la sera in camera ci siamo sentite in gita scolastica.
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