di GLAM SCENOGRAPHY wedding & event factory

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lunedì 17 dicembre 2012

Dietro le quinte: la versione di Glam Scenography

In principio fu la madre...a incontrarci. Avevamo il nostro stand alla fiera Idea Sposa, dove la signora Teresa era venuta un po' per caso, un po' per curiosità, convinta da sua sorella a passare un pomeriggio diverso. Claudia ed io ci siamo presentate a così tante persone da non avere più voce per parlare, ma della signora Teresa ci siamo ricordate quando, dopo circa due settimane, ci ha contattate per organizzare un incontro con la figlia. Un incontro "al buio", come spesso ci accade: in una fredda mattina di dicembre, praticamente le sole anime in strada, mentre il respiro cadeva a cubetti per terra, ci siamo riconosciuti - Sei Anna? - Sì, voi gli sposi?! - Da quel momento è stato tutto in discesa.
Avrete capito che Martina e Angel sono una coppia molto divertente: con loro il tempo vola davvero e quando te ne separi hai la netta sensazione di essere stato tra amici.
Il primo colloquio è scivolato via tra un pasticcino e una cioccolata calda: in tanto entusiasmo abbiamo tracciato le prime linee del progetto delle loro nozze. La chiesa c'era già mentre per la location c'era ancora il ballottaggio. Tre certezze: i colori caldi, l'esercito di amici e parenti di Barcellona e tanta voglia di stupire.
Poi è stato tempo di vestiti: mi è bastato un attimo per capire che senza un cenno di mamma Teresa, Marty non avrebbe detto sì a nessun abito. Un passaggio a Il Sogno con il codazzo di zie al gran completo e c'erano già due abiti in lizza. Poi si è aggiunta la cugina per l'appuntamento da Fabrizio Picardi. Anche qui due abiti in particolare hanno colpito mamma e figlia, che sono uscite dall'atelier confuse e contente. Qualche giorno di riflessione e poi hanno potuto dire: sì, è Lui. Poi è stata la volta di Angel: indossato un Corneliani in negozio era già pronto per l'altare!
Le settimane passavano e gli scambi di mail con la Spagna si intensificavano. Credo fosse una domenica sera di febbraio quando Martina mi ha telefonato in lacrime: il prete della sua parrocchia non le concedeva il nullaosta a sposarsi dai Francescani del Lago d'Orta. Che dispiacere per questi due poveri sposi: alle difficoltà di ordine burocratico dovute alla diversa cittadinanza si sommava anche quest'impedimento. Apprendere che il matrimonio religioso era a rischio è stato davvero un brutto colpo anche per noi. Fortunatamente Martina e sua mamma non si sono date per vinte e con un po' di coraggio sono riuscite a far valere le loro ragioni.
Sistemate le cose davvero importanti, ci siamo dedicate ai dettagli: i colloqui con i fotografi, la decisione di prepapare dei kit per gli invitati, la scelta delle bomboniere per cui abbiamo previsto una confezione in scatola con gli speciali papillon di "copyright Glam Scenography". Teresa ha terminato all'uncinetto i 50 sacchettini per i confetti, un omaggio a Martina, per la quale la mamma secondo me ne avrebbe fatti anche 500! A noi il compito di valorizzarli come meritavano.


Un sopralluogo in una bella giornata di sole con mamma e figlia, in compagnia dell'uomo che nella massima discrezione ha giocato un ruolo logistico determinante dal primo giorno, papà Giacomo. La prova "trucco e parrucco" in loco e un interminabile viaggio di ritorno passato a immaginare temi possibili per il tableau e a mettere a punto ogni dettaglio.
Il gran giorno si avvicinava: chiamavo mamma Teresa tutti i pomeriggi per monitorare la situazione. L'ansia cresceva e i nervi potevano cedere: è in quei momenti che ti rendi conto che una telefonata può dare tanto a una persona... Claudia ed io abbiamo cercato di fare sentire il nostro appoggio e speriamo di esserci riuscite. 
Effettuato l'ordine dei fiori ci siamo preparate per la domenica di Martina e Angel. Orta era troppo lontana per gestire l'evento in giornata...anche e soprattutto perché la cerimonia avrebbe avuto luogo al mattino... Per questo avevamo prenotato una camera in un hotel poco distante da quello in cui avrebbero soggiornato sposi e invitati. Alla vigilia delle nozze, dopo aver finito di allestire la sala che il giorno dopo avrebbe ospitato il ricevimento, Claudia ed io ci siamo presentate in hotel quando già ci davano per disperse, una cena al volo e poi via, ancora al lavoro... Gli ultimi fiori li abbiamo preparati in camera per preservarne la freschezza fino a poche ore dalla cerimonia: è stato faticoso come sempre, ma ci siamo divertite tantissimo... per un attimo, la sera in camera ci siamo sentite in gita scolastica.
Il resto lo conoscete... è stato un Exito!

                                          


                                                             

                                               
  
  

mercoledì 12 dicembre 2012

La versione della mamma



Il sogno di ogni madre, penso sia vedere la propria figlia sull'altare...ma quanta ansia prima di quel momento!
Parola d'ordine:"Speriamo che vada tutto bene"- nel senso che Marty sia tranquilla, che gli invitati si trovino a loro agio nonostante le culture diverse e la difficoltà della lingua a dividerci, che la cerimonia proceda senza intoppi.
Così dopo un sabato col sole splendente, aprire domenica mattina la finestra e trovarsi una pioggerellina sottile
che scende sul lago non è il massimo...ma l'atmosfera nonostante tutto era magica, sembrava di essere immersi
in una bolla incantata, scivolati in una di quelle calme fuori dal tempo; nuvole basse, folate di nebbia, odore di terra e d'acqua, starnazzare di anatre, e...tua figlia che tu ti aspetti ansiosa, ride serena, mentre le mie mani tremano nel tentativo di infilare i bottoni nelle mille asole...


e meno male che c'erano Anna e Claudia, le weddings del mio cuore, cosa avremmo fatto senza di loro...ad esse l'onere di organizzare e seguire tutta la cerimonia in chiesa e al ristorante e a intervenire a ogni minima difficoltà.
E che cornice sono state capaci di creare!!!
Vedere entrare Marty all'ingresso della piccola chiesa, radiosa, al braccio di suo padre piangente, con l'organo che suona il Canone di Pachelbel, tra ghirlande di fiori e Angel che l'aspetta adorante è un momento 
indimenticabile...

e alla fine della cerimonia religiosa, tutto si stempera, si tira un sospiro di sollievo: è fatta!


...ma non é ancora finita.
Che bello vedere scendere gli ospiti sbalorditi dal battello con la loro wedding bag  in mano  e fare complimenti.
Che soddisfazione sentirsi dire alla sera che è finito troppo presto e che è stato bellissimo! Che successo che ha avuto l'angolo della confetteria, ancora adesso gli invitati mi  ricordano la prelibatezza di quei confetti...e la scenografia della torta!...un bijou.


Tornassi indietro vorrei rivivere tutto, con ansie e gioie, pioggia e bolle di sapone, qualche lacrima e tante risate...e la panda che "sfreccia" col suo strascico di tulle.




lunedì 10 dicembre 2012

Il matrimonio secondo la sposa


Un gioco di specchi: un matrimonio, tre punti di vista...la sposa, la mamma e le wp!
Abbiamo chiesto a una nostra sposa di raccontarsi...


Io e Angel ci siamo conosciuti in una giornata di caldo agosto calabrese e mai avremmo pensato che quell'incontro avrebbe cambiato radicalmente le nostre vite.
Lui, catalano di Barcellona, io, torinese in partenza per insegnare italiano alle Canarie, decidiamo di "provarci" nonostante i mille dubbi e paure e, dopo soli due mesi di vai e vieni tra Barcellona e Las Palmas de Gran Canaria, scopriamo la voglia reciproca di sposarci..decisione affrettata e azzardata? Forse, ma quello che è prevalso di più è stata la consapevolezza che non ci potesse essere nessuno al mondo migliore di lui. 
E vissero felici e contenti? Assolutamente no! A partire da quel momento, infatti, sono iniziati mille problemi e ostacoli a cui mai avremmo immaginato di dover affrontare (incompetenza del consolato, documenti persi, negazione de nullaosta religioso, ecc). Solo l'indispensabile aiuto di mamma Teresa, la sua grinta avvolta da un'infinita dolcezza e il suo immancabile sostegno quando tutto sembrava ormai perduto ha permesso di realizzare la nostra voglia di sposarci. 


E che dire di Anna e Claudia?I nostri angeli che ci hanno permesso di concretizzare tutte le nostre idee con eleganza e originalità e di superare il problema della distanza (noi a Barcellona, loro a Torino!) e il problema della eterogeneità degli invitati (saremmo riusciti a trovare un comune accordo tra i catalani e gli italiani, a soddisfare le esigenze e le aspettative di entrambi, a farli sentire tutti sullo stesso piano e non gli uni ospiti e gli altri padroni di casa?).

Ammetto che inizialmente avevo un po' di timore a non poter seguire da vicino l'organizzazione; io, super meticolosa, precisa e  organizzatrice fino all'asfissia, lasciavo fare tutto  a due persone che non conoscevo.
 
Soddisfatta? Di più. Non solo hanno fatto tutto ciò che desideravo, ma sono andate oltre, creando un ambiente, un'atmosfera e una scenografia unica (ad esempio, quella della torta che è rimasta impressa in tutti gli invitati e che è stata una sorpresa anche per me e Angel!).



Com'è stato quel giorno? Bello, meglio di come me l'aspettassi. Sono riuscita a viverlo con una serenità che non avrei mai creduto di avere quel giorno, anche perché Anna e Claudia erano lì, presenti e pronte per qualsiasi imprevisto e questo non poteva che darmi coraggio e sicurezza. 
E il tempo, il grande incubo di ogni sposa? Beh, ovviamente il 3 giugno è stato l'unico giorno di pioggia intensa, ma Claudia giorni prima mi aveva detto di non preoccuparmi perché le foto con la pioggia vengono meglio...e aveva ragione!

martedì 4 dicembre 2012

Matrimonio in INVERNO? Sì, grazie.

Se mio marito fosse stato d'accordo, l'avrei fatto anche io... ma purtroppo il pregiudizio sul matrimonio invernale non è caduto!
Ti dicono "fa freddo". Ti dicono che tutti si vestono di scuro, che le foto con i cappotti non sono belle quanto quelle con le minigonne a vista. Ti dicono che il tempo è brutto e che se ci si è sempre sposati in maggio, un motivo ci sarà...
Tutte obiezioni circostanziate...Sì, ma forse i luoghi comuni e la tradizione hanno molta responsabilità in proposito.
In realtà il matrimonio in inverno è quanto di più romantico possa esistere! Il tramonto arriva presto e con lui centinaia di candeline vengono accese: l'atmosfera in location si fa calda con il caminetto e le stufe. L'allestimento si fa ricco di materiali che nelle altre stagioni sono sconsigliati se non addiruttura all'indice: la soffice e avvolgente lana: cotta, a filo, o ancora in gomitoli; rami bianchi o scuri, rami di pianta del cotone, vetri e cristalli per moltiplicare il luccichio, e ancora... neve finta, neve vera - se siete fortunati ;-) - , pellicce rigorosamente ecologiche, e tanto altro ancora...perché in inverno troviamo tanti fiori stupendi che nelle altre stagioni non riusciremmo davvero a mantenere: parliamo ad esempio dei richiestissimi tulipani e degli anemoni, molto retrò nella varietà bianca.

Ma parliamo di tempo...a giudicare dalle statistiche il mese più secco è...FEBBRAIO! E dai, allora, prenotate una baita in montagna, organizzate il trasporto sui gatti delle nevi per gli invitati e quello in slitta per voi sposi, scegliete un'accogliente chiesetta e godetevi la vostra giornata di sole!
E voi..? principesse delle nevi, bellezze algide avvolte in nuvole di tulle, raso e lana? cos'aspettate a dire sì? Abiti semplici e abiti sontuosi: la varietà dell'estate è riproposta in chiave invernale per una scelta anche qui praticamente infinita. La sposa d'inverno è davvero una perla!


Ma non vi viene voglia?



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