MILANO SPOSI

Si è conclusa al Forum di Assago l’annuale fiera dedicata agli sposi. Analogie e differenze lo hanno caratterizzato rispetto al “nostrano” Nozze da Sogno. Per cominciare un atteggiamento diverso nei confronti del cliente: espositori meno stressati e rapaci nel contendersi i visitatori si sono dimostrati disponibili ma non invadenti. Sarà l’aria di Milano, sarà stata la giornata tersa complice anche il blocco del traffico, ma sotto la Madonnina l’appuntamento dell’anno per i futuri sposi si è caratterizzato per una atmosfera più serena. Colpiscono gli atelier e le sartorie con uno stile mediamente più elegante rispetto agli espositori torinesi, ma senza dimenticare che a Nozze da Sogno i “grandi” non si sono fatti vedere. Segnaliamo in particolare la sartoria Rovi che, a dispetto di un catalogo e di una collezione on line lievemente estrosa e fuori del comune, in fiera ha presentato sette abiti incredibilmente belli. Certo non sono mancate le cadute di stile in certi stand: tante e ridicole, come le bomboniere a forma di carrozza di cristallo o certi completi da uomo in tessuto lucido o perlato sistemati su manichini con ciocche rasta da sessanta centimetri. Degno di nota è il banqueting de La piccola officina dei grandi eventi: davvero strepitoso sul finger food. Da bocciare invece gli espositori di location e ristoranti fuori porta: quì i piemontesi si rifanno e, almeno sugli scenari, hanno qualcosa in più da dire…e da offrire. Il giudizio qui come là è senza dubbio tranchant: davvero poche, ma davvero poche novità.